mercoledì, maggio 31, 2006

Notting Hill


Sono tre giorni che sono in fermento! Facendo zapping nel "ricco" palinsesto televisivo, sono incappata nella pubblicità di "Notting Hill". Lo so, è un film del 1999, è passato in tv già infinite volte, è una commediola senza pretese.In più l'ho visto più di 100 volte, posseggo la cassetta e il dvd, so le battute a memoria in italiano ed in inglese...insomma è una malattia! Ogni volta che lo trasmettono, entro in una specie di euforia da attesa di un primo appuntamento e alla fine quando Hugh dichiara davanti a tutti il suo amore, io mi commuovo sempre! Non so che farci! E poi le canzoni "She", "Ain't no sunshine"! Forse gli sono affezionata perchè è il primo film che vidi a Londra in lingua originale, una settimana dopo il mio arrivo, e perchè mi ricorda bellissime giornate proprio nel quartiere di Notting Hill.

Il Mercato di Portobello Road


Il mercato del Sabato, forse troppo affollato e per lo più da noi italiani, va visitato più volte se si è alla ricerca di cose particolari e se si vogliono "strappare" buoni prezzi. Molti fanno incetta di abiti usati vintage: in effetti la scelta è vastissima. Io invece sono appassionata di porcellane inglesi, anche se a volte desisto... chissà in quanti avranno mangiato dentro a quei piatti o sorseggiato un tea in quelle tazze!

I Bagels al Salmone Affumicato


Addentrandosi nel mercato di Notting Hill, si va incontro agli enormi banchi che espongono frutta e fiori.
E poi ci sono i banchi del pane. Le varietà sono molteplici, ma quelli che sin dalla prima volta hanno catturato la mia attenzione, sono i bagels ripieni di salmone.
E' stata passione a prima vista, ne acquistavo due e poi li andavo a mangiare nei vicini Kensington Gardens.
Tornata in Italia, ho provato a seguire una ricetta trovata su internet, ma, con il mio forno che fa le bizze, sono riuscite solo ad avere bagels troppo cotti fuori e crudi dentro, nonostante il lungo e accorto lavoro di preparazione.
Poi ho trovato un Forno a Campo De' Fiori, che, oltre a delizie di vario genere (focacce ripiene, ad esempio), sforna anche dei gustosissimi bagels.
Io li taglio a metà e ci spalmo del burro danese salato, poi lo riempio di filetti di salmone affumicato sui quali ho già spruzzato un po' di succo di limone, qualche fogliolina di basilico e i bagels sono pronti per essere gustati... magari guardando Notting Hill!

lunedì, maggio 29, 2006

Frittata con Gamberetti















Dopo aver sfogliato e risfogliato il libro di Jamie Oliver sulla cucina italiana, mi sono cimentata in una sua ricetta, con qualche variazione.

Ingredienti
Per 4 persone:
6 uova
2 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
1 cucchiaio di Provolone piccante grattugiato
prezzemolo
4 cucchiai di gamberetti sgusciati
2 cucchiai di succo di limone
burro
sale, pepe, peperoncino
Ho rotto le uova in una terrina e ho cominciato a sbatterle, inserendo lentamente il Parmigiano ed il Provolone grattugiati, il succo di limone e il prezzemolo tagliuzzato. Poi ho aggiunto i gamberetti, sale e pepe ed un pizzico di peperoncino.
Nel frattempo ho messo a scaldare il forno a 200° C, ho unto una pirofila con del burro e ci ho versato il composto.
Ho infornato per circa 15 minuti e quello nella foto è il risultato: una "frittata" al forno molto morbida e dal gusto inaspettato. I gamberetti con limone e prezzemolo danno una dimensione diversa all'idea classica di frittata e il peperoncino esalta i differenti sapori!
A proposito...non ne è avanzato neanche un pezzettino!

Banoffee Pie



Buongiorno a tutti! Iniziamo la settimana con un po' di dolcezza!!

Sabato sera ho fatto una cenetta a casa e ho colto l'occasione per preparare la Banoffee Pie. E' un dolce molto apprezzato dagli inglesi tanto da avere dei Club ad esso dedicati.

Senza contare le battaglie intrapresa dagli americani che osavano attribuirsene la creazione e con Marks and Spencer, accusato di produrne una di pessima qualità.

In ogni modo l'origine va attribuita allo chef di un ristorante dell' East Sussex, The Hungry Monk, nel 1972. Il ristorante è molto british e vale una visita.

Nel tempo sono state fatte alcune variazioni alla ricetta originale. Io la preparo così come me l'ha insegnata Linda.

Ingredients

250 gr di biscotti "digestive"

150 gr di burro

1 barattolo di latte condensato oppure 250 gr di Dulce de Leche

4 banane di media grandezza

panna montata

Mettere il barattolo di latte condensato in una pentola grande e ricolma di acqua e farlo bollire per 3 ore stando attenti ad aggiungere sempre altra acqua per evitare il pericolo di un'esplosione. Lasciar raffreddare, aprire il barattolo e versare il contenuto in una terrina a cui aggiungerete le banane tagliate a pezzettini. Mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo e lasciar riposare.

In alternativa al latte condensato, aprire il barattolo di Dulce de Leche e versarne 250 gr in una terrina a cui aggiungere i pezzetti di banane e lasciar riposare.

Sbriciolare i biscotti finemente con un mattarello e, nel frattempo, tagliare il burro e lasciarlo sciogliere naturalmente (con questo caldo avverrà in un battibaleno!). Unire il burro ai biscotti e mescolare fino ad ottenere un impasto regolare da spalmare in una tortiera. Porre la tortiera in freezer per 15/20 minuti in modo che si compatti e spalmare la composta di caramelle e banane.

Riporre in frigo per 2 ore.

La Banoffee Pie è pronta. Io la servo con della panna montata e con una spolverata di cacao in polvere: calorie e dolcezza assicurate!!!

P.S. La qualità della foto non è ottimale, mi perfezionerò!

venerdì, maggio 26, 2006

L' Italia di Jamie Oliver

Una delle cose che preferisco è leggere. Di conseguenza per me è un vero spasso trascorrere pomeriggi interi nelle librererie alla ricerca di qualcosa che solletichi la voglia di lettura.
Adesso sto terminando "Non buttiamoci giù" di Nick Hornby (divertente e serioso insieme), ma sono veramente "addicted" di chick-lit! Ho letto tutto di Marian Keyes, Sophie Kinsella, Kathleen Tessaro, storie leggere, sempre a lieto fine, con donne come protagoniste. Un modo carino per riposare la mente dopo una pesante giornata in ufficio e per mantenere sempre allenato il mio Inglese.
Comunque...in uno dei miei pomeriggi in libreria, non ho potuto fare a meno di acquistare "Jamie's Italy" di Jamie Oliver.
Ricordo le sue simpatiche trasmissioni di cucina su Channel 4: un piacevole intrattenimento.
Jamie non ha mai nascosto la sua passione per l'Italia e questo libro ne è la dimostrazione.
Lo sfoglio e lo risfoglio, le fotografie sono bellissime, le ricette da acquolina in bocca.
Non riesco a staccare gli occhi di dosso dalla frittata con gamberetti(quel succo di limoni!) e dalla pasta con le sarde! Recupero gli ingredienti e mi dò da fare, sarà un weekend laborioso. Ma prima devo preparare la Banoffee Pie, dedicata a Orchidea!

giovedì, maggio 25, 2006

Gironzolando tra i blog food

Oggi niente ricette. Mi sono svegliata con un gran mal di testa che mi ha accompagnato per tutta la giornata come un amico fedele. Credo sia dovuto all'allergia ai pollini che, quest'anno, nonostante gli antistaminici, non vuole sedarsi.
Così ne ho approfittato per mettere mano alla struttura del mio blog, un "appartamentino" per i miei pensieri.
Ci sono alcuni food blog che sono un appuntamento quotidiano per me e piano piano entreranno nella colonna dei miei preferiti.

P.S. Per curare il mal di testa, contrariamente a quello che dicono alcuni medici, utilizzo la cioccolata. Ho trovato in un bar la novità Kinder (almeno per me): Kinder Bueno al cioccolato bianco....parto all'attacco!

mercoledì, maggio 24, 2006

Dulce de Leche


A Londra ho vissuto per un anno presso una splendida famiglia di Wimbledon.
Non sono mai riuscita a capire quelli che dicevano che il cibo inglese era terribile, perchè Linda, la mia hostmother, era, ed è, una cuoca eccezionale ed estrememente fantasiosa.
Specialista nei dolci, mi ha veramente ammaliato quando una sera per dessert ci ha servito un dolce per me spettacolare, tipico della tradizione inglese, il Banoffee Pie.
Di questo dolce parlerò in seguito, ora mi preme parlare del suo ingrediente fondamentale: il caramello.
Il giusto metodo per la sua preparazione è utilizzare barattoli di latte condensato e farli bollire per 4 ore.
Nulla di complicato se non fosse che raramente ho a disposizione così tanto tempo per cucinare e molto spesso dimentico di monitorare il livello dell'acqua nella pentola, che, irrimediabilente, scende a livelli di rischio-esplosione.
Fino all'illuminazione! Vagando su google alla ricerca di metodi alternativi per la preparazione del caramello, ho trovato solo cotture al microonde che diminuiscono di molto i tempi, ma non mi convincono nei risultati.
Poi alla fine la luce: un fantastico caramello pronto proveniente dall'Argentina, il Dulce de Leche.
Ne ho comprato un barattolo: il profumo è delizioso, ho avuto persino il coraggio di intingerci un Kinder Bueno (lo so, non ci sono parole!).
Ha passsato la sua prova, lo utilizzerò per il Banoffee Pie!

martedì, maggio 23, 2006

L' Olio "Santo"


Sabato ho trascorso parte del pomeriggio da Castroni, dove ho fatto un po' di provviste. Mi sono fatta affascinare dal grande spazio dedicato alle spezie e mi sono regalata un profumatissimo peperoncino extra piccante essiccato.
Sicuramente accompagnerà molti dei miei primi e secondi piatti, ma ne ho usato un bel po' per preparare l'olio santo.
Mi è venuta questa idea la scorsa settimana quando, sulla bruschetta, ne ho assaggiato uno buonissimo fatto dalla mia amica Ilaria.
Io l'ho preparato così:
Per prima cosa ho utilizzato un barattolino "quattro stagioni", acquistato per lo scopo, e l'ho riempito con uno strato pari ad un dito abbondante di peperoncino.
Poi ho riempito il barattolo con un olio pugliese di gusto e profumo molto decisi e ho mescolato con un cucchiaino per qualche secondo.
Adesso lascerò riposare il barattolo ben chiuso per almeno una settimana e poi sarà pronto per essere utilizzato.
Oltre che sulla bruschetta a me piace molto anche su zucchine e peperoni grigliati e per insaporire un sughetto di pomodori freschi.

lunedì, maggio 22, 2006

Salsicce al Vino e Patate in Padella


Come volevasi dimostare il giro del sabato, organizzato per acquistare l'agognato termometro da forno, non ha centrato l'obiettivo.
In compenso ho fatto incetta di spezie e mi sono procurata un fenomenale mal di piedi per i km percorsi!
Tanto lo so che il termometro si vende sotto casa!
Ho trovato in un negozio dalle mie parti, che per la verità ha sempre carni di prima scelta, delle belle salsicce e le ho cucinate bollite accompagnate da delle patete in padella.
Non sono un'amante delle salsicce, ma cotte in questo modo mi danno molte soddisfazioni!

Salsicce al Vino e Patate in Padella
Ingredienti
2 salsicce per persona
vino rosso (io ho usato un rosso dei Castelli Romani)
8 patate di media grandezza
peperoncino extra forte tritato
rosmarino
aglio
olio, sale
Preparazione
La cottura delle salsicce è molto semplice.
Occorere mettere le salsicce in una pentola capiente e bucherellarle con una forchetta, affinchè durante la cottura possa uscire il grasso, e aggiungere abbondante acqua.
Portare ad ebollizione e lasciar cuocere, quando l'acqua è evaporata oltre la metà della pentola, aggiungere un bicchiere di vino rosso, lo stesso che poi accompagnerà la vostra cena.
Continuare la cottura fino a completa evaporazione del liquido di cottura e far rosolare appena.
Contemporaneamente tagliare le patate a piccoli spicchi e disporre in una padella antiaderente aggiungendo sale, olio e peperoncino a piacere, 2 spicchi di aglio e rosmarino, mescolare il tutto e cuocere a fuoco lentissimo con coperchio. Durante la cottura, all'incirca mezz' ora, girate spesso le patate con un spatola di legno.
A Pepper piace molto questo piatto, ma dato che ha il coraggio di definire il pasto "un po' frugale!", aggiungo per lui una salsiccia in più e l'accompagno con un pane all'aglio (ma questa è un'altra ricetta).

venerdì, maggio 19, 2006

Il Termometro da Forno

Il fatto di vivere in un apprtamento in affitto e in più arredato dà dei vantaggi a chi, come me e il mio Pepper, aspetta il momento giusto per la casa dei sogni...più o meno!
La mia cucina è dotata di un forno a gas che trovo fantastico per le patate, gli arrosti (mi viene fuori un pollo da ottava meraviglia!), ma i dolci!
Non c'è niente da fare, non riesco a controllare la temperatura: si bruciano fuori e rimangono crudi dentro, oppure si afflosciano.
Sembra però che ci sia una soluzione, ovvia per la verità, ma talmente ovvia che da sola non ero riuscita ad arrivarci: il termometro da cucina. Il mio amico Gianluca l'ha trovato miracoloso: i suoi dolci sono una delizia.
Quindi...missione del weekend sarà la ricerca di questo oggetto (con conseguente dilapidazione dello stipendio mensile in prelibatezze varie da Castroni).

giovedì, maggio 18, 2006

Cannarozzetti allo zafferano


Quando comincia a far caldo, mi torna in mente questa ricetta scovata,tanti anni fa, in un vecchio libro di ricette abruzzesi di mia nonna.
E' molto semplice, ma il segreto sta tutto nella accuratezza nello scegliere gli ingredienti.

Cannarozzetti allo Zafferano
Innanzitutto partiamo dei cannarozzetti. Si tratta di una pasta di semola fatta in casa dalla forma simile ai ditali.
Se avete la fortuna di trovarvi in qualche paesino abruzzese sui colli pescaresi, sicuramente incapperete nel "Pasta all'uovo"locale che li produce normalmente. Io quando non ho questa fortuna, spesso in verità, utilizzo i ditali. Il risultato è comunque ottimo.
Altra cosa importante è il guanciale, non pancetta!
Il guanciale, come dice la parola stessa è la guancia del maiale e vi assicuro che il sapore è differente!
Poi lo zafferano, io sono una vera patita (sarà per questo che mi firmo Saffron?) e preferisco quello in pistilli, possibilmente di Navelli e , a dire il vero, abbondo sempre un po'!
Altra cosa importante la ricotta, che deve essere di pecora.
E ora andiamo a cominciare:
Ingredienti per 2 persone
200 gr di cannarozzetti o ditali
100 gr di guanciale
1/4 di bicchiere di vino rosso (Montepulciano d' Abruzzo)
180 gr di ricotta di pecora
pistilli di zafferano di Navelli
1/2 cipolla
olio extra vergine d'oliva
sale, pepe
In una padella versate 3 cucchiai d'olio e mezza cipolla tagliata sottile.
Fatela dorare e aggiungete il guanciale tagliato a dadini. Fate cuocere per qualche secondo e poi aggiungete il quarto di vino rosso che nel frattempo avrete aperto e che gusterete insieme alla pasta.
Vi raccomando di controllare il gunciale che deve cuocere, ma non rinsecchire.
Intanto mettete a bollire l'acqua e poi aggiungete la pasta.
A fine cottura scolate la pasta aggiungete la ricotta, il guanciale e qualche pistillo di zafferano.
Mescolate, aggiungete un pizzico di pepe e .....Buon appetito!!!



mercoledì, maggio 17, 2006

Ricordi di infanzia


Oggi una mia collega mi ha portato un souvenir dalla Grecia, una bottiglia di olio extra vergine d'oliva. La tentazione di svitare il tappo è stata grande: l'aroma è forte e mi ha fatto ripensare ai pomeriggi d'estate a casa dei nonni, quando la merenda era una fetta di pane, appena tagliato, bagnato nell'olio e insaporito da qualche chicco di sale!
Era la giusta sosta dopo ore di "Nascondino" e "Un, due, tre...stella!"....che nostalgia!
E che fame! Stasera affetterò il mio pane alle patate portato dalla Piana del Fucino in Abruzzo e assaggerò quest'olio fruttato, magari accompagnato da un bel bicchiere di vino!
Stavolta non sarà una merenda, ma un aperitivo!L'attesa è lunga!!